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L’avifauna acquatica sceglie il Parco della Maremma come sito di svernamento

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6500 gli individui censiti, per un totale di 37 specie. Il Parco della Maremma oltre ad essere una risorsa per i volatili, si classifica al primo posto in Italia per la conservazione dell’oca selvatica, contandone più di 3300 esemplari.

Il Centro Ornitologico Toscano, l’associazione che dal 1984 svolge per conto della Regione Toscana il monitoraggio degli uccelli svernanti in tutte le paludi toscane, ha svolto il censimento dell’avifauna acquatica nel Parco della Maremma. Il censimento ha confermato  l’importanza di questa area protetta per molte specie di volatili migratori.

Domenica 17 gennaio, ventotto rilevatori divisi in 8 squadre, con l’ausilio di 2 Guardiaparco e di 2 agenti della Polizia Provinciale, hanno contato in contemporanea le oche selvatiche su tutta la superficie del parco. La bellissima giornata di sole ha permesso di svolgere un censimento molto accurato che alla fine ha fatto registrare la presenza di oltre 3300 oche selvatiche (Anser anser) e di 25 oche lombardelle (Anser albifrons).

E’ stata poi censita il resto dell’avifauna interna al Parco, per un totale di oltre 6500 individui appartenenti a 37 specie; tra questi 1700 anatre, 600 limicoli, 140 aironi, 130 cormorani, 60 fenicotteri, 30 spatole oltre naturalmente ai 3 falchi pescatori, che ormai risiedono stabilmente nel Parco, e a 2 Fratini, questi ultimi ormai invece sempre più rari sulla costa toscana.

Il Parco tuttavia non è frequentato solo di giorno, ma alla sera vi confluiscono numerosi uccelli, anche da zone distanti per trascorrere la notte in un luogo sicuro, e così i censimenti si sono protratti fino al tramonto per contare le gru che da alcuni anni hanno fatto registrare un netto aumento, e che alla fine della giornata hanno sfiorato le 500 unità: una cifra mai vista negli anni passati.

«Voglio ringraziare Francesco Pezzo e tutti gli altri ornitologi volontari del Centro Ornitologico Toscano, che ogni anno svolgono un lavoro importantissimo sul censimento delle specie di uccelli svernanti al Parco della Maremma e non solo» ha dichiarato Lucia Venturi, Presidente del Parco della Maremma. «Questi numeri – ha continuato Venturi – fanno del Parco della Maremma un’area di eccezionale importanza per la conservazione della natura toscana e in particolare la più importante area per l’oca selvatica in Italia. Il fatto che tanti uccelli continuino a scegliere quest’area per trascorrervi l’inverno è un riconoscimento importante, un premio ambito, in quanto a conferirlo è stata l’avifauna, con la sua presenza».

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