di Paolo Nardini
Una ricerca d’archivio, la “Croce da Cavaliere”, i confini geostorici dell’Uccellina
È scolpita nella roccia da circa quattro secoli, ma se ne erano perse le tracce; erosa dal tempo e dimenticata dalla memoria locale tanto da risultare irriconoscibile, per quanto lo scoglio che la racchiude spicchi per dimensioni e morfologia. Nel corso di una ricerca sulla geografia storica dei confini nel comprensorio dell’Uccellina è stata attestata la corrispondenza fra lo sperone roccioso visibile nella zona di Cala Rossa e un’incisione cruciforme riportata in alcune carte, un manufatto risalente all’epoca in cui l’attuale tenuta di Alberese era proprietà dei Cavalieri Ospitalieri Gerosolimitani.
A darne notizia sono Lorenzo Chelazzi, Giovanna Casali e Giulio Bardi, ricercatori locali che stanno portando avanti lo studio: «il primo cenno si trova in una carta topografica della Commenda di Albarese redatta da Ansano Ruini nel 1719, che descrive l’elemento in questi termini: “Luogo Detto Calafrancese dove è lo Scoglio che sporge dentro in Mare, nel quale si è fatta intagliare la Croce da Cavaliere”; nel relativo cabreo viene specificato che si tratta di un segnale di confine». Il “sigillo” viene citato in alcune altre descrizioni fino all’inizio del XIX secolo, poi scompare dalle fonti documentarie.
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